MOSE MAGNA! - IL GIRO DI AFFARI DI CASA GALAN NON CONOSCE CONFINI: MILANO, VENEZIA, INDONESIA, GAS E CONSULENZE SANITARIE, BARCHE E CASE DI LUSSO IN CROAZIA - E POI REGALI IN DENARO, QUOTE DI SOCIETÀ E PURE I TRATTORI - - - -

La Franica Doo, una srl di diritto croato, è la società tramite la quale - secondo i pm - i Galan “gestiscono il proprio patrimonio estero detenuto in Croazia”, patrimonio che, sulla base di un’indagine tecnica, risulta comprendere «diverse imbarcazioni, molti immobili e conti correnti”…

Condividi questo articolo


Fabio Tonacci per “La Repubblica”

claudia minutillo giancarlo galan claudia minutillo giancarlo galan

C’è una galassia particolare, nell’universo dei famelici che gravitano attorno al Mose. «Galassia Galan », la ribattezzano i finanzieri, con un certo gusto per il gioco di parole. Prestanomi, partecipazioni occulte e non, azioni anonime, che messi insieme disegnano i contorni dell’enorme patrimonio nascosto dell’ex ministro. E spiegano, in parte, lo scarto tra quanto entra in casa Galan dal 2000 al 2011, 1,4 milioni di euro dichiarati, e quanto esce, 2,7 milioni.

Milano, Venezia, Indonesia, interessi nel gas e nelle consulenze sanitarie, «barche e case di lusso in Croazia», servizi finanziari. Non bastasse questo, nei suoi conti — secondo la procura — arriva molto e da tanti. Che si parli di regali in denaro contante, (lo “stipendio” di un milione garantito dalla cupola del Mose), quote di società come quelle in Adria Infrastruture, o addirittura trattori.

claudia minutillo giancarlo galan claudia minutillo giancarlo galan

IL TESORO IN CROAZIA

Chi pensa che la villa trecentesca di Cinto Euganeo, quella ristrutturata grazie al milione e cento dall’imprenditore Giorgio Baita, sia il cuore di questa galassia, è fuoristrada. Ne è la facciata elegante, il frutto visibile. Ma è guardando dentro la Franica Doo, una srl di diritto croato, che si scopre altro.

giancarlo galan e francesca chiocchetti giancarlo galan e francesca chiocchetti

È la società tramite la quale i Galan «gestiscono il proprio patrimonio estero detenuto in Croazia», patrimonio che, sulla base di un’indagine tecnica, risulta comprendere «diverse imbarcazioni, molti immobili e conti correnti ». Lo scrivono i pm nelle 400 e passa pagine della richiesta di custodia cautelare. Alla Franica Doo si affiancano la Ihlf srl, partecipata al 50 per cento dall’ex governatore del Veneto «in modo anonimo», cioè tramite la fiduciaria milanese Sirefid Spa, che opera nel settore delle consulenze finanziarie.

L’altro 50 per cento è in mano a «importanti dirigenti sanitari veneti e lombardi», nonché, per il 6,25 per cento, alla fiduciaria Esperia spa «per conto di ignoti». E oltre alla Ihlf, Galan ha le mani anche su Amigdala srl, partecipata dalla moglie Sandra Persegato al 20 per cento sempre dietro lo scudo della Sirefid.

LA CASSAFORTE DI FAMIGLIA

denis verdini anselma dall olio daniela santanche giancarlo galan denis verdini anselma dall olio daniela santanche giancarlo galan

Si chiama come la loro figlia, Margherita, la holding di famiglia. I coniugi Galan ne detengono il 100 per 100 delle quote, funge da camera di controllo per le attività di altre tre aziende: una tenuta agricola da un milione di euro a Casola Valsenio, nel Ravennate, e due società di commercio e trattamento di energia elettrica. Sono la San Pieri srl del cui capitale Galan ha «direttamente e indirettamente» il 21 per cento, per un valore di 1,3 milioni e la Energia Green Power srl, partecipata al 10 per cento. Il tesoretto italiano, accumulato come?

daniela santanche giancarlo galan daniela santanche giancarlo galan

IL NERO SPESO IN VESTITI

«Stanno tentando di scaricare su di me nefandezze altrui, non mi farò distruggere per misfatti commessi da altri», si è difeso ieri l’ex governatore del Veneto. C’è da spiegare però il ruolo di una delle persone a lui più vicine, il commercialista Paolo Venuti, l’uomo che la procura veneziana ritiene essere «il gestore del patrimonio illecito di Galan ».

Le microspie posizionate sull’autovettura di Venuti, di recente, hanno captato una conversazione con una persona, che — annotano i magistrati — «da riconoscimento vocale pare essere Christian Penso, collega del suo studio». Durante la chiacchierata, il commercialista si lascia andare: «Fai presto a dare 100, 200 mila tanto perché le cose filino veloci... parliamo di appalti a miliardi di euro…».

E l’altro risponde: «Senti, a noialtri ha fatto fare quelle fatture... tac tac... senza girarsi, cioè noi siamo tra i... tra virgolette, tra i beneficiati ». «Giancarlo è molto spaventato — chiosa Venuti — stavo tirando giù quattro dati delle dichiarazioni vecchie... non è mica facile, se dicono dimostrami come hai comprato casa, tu devi avere i dati messi in fila». A preoccupare chi tiene la contabilità di casa Galan, però, è il redditometro e i suoi possibili effetti. «Tutto il nero lo spendi... non so, vestiti, ristoranti...».

GianCarlo Galan GianCarlo Galan

MAXI BUSINESS E PICCOLI OMAGGI

Venuti è ritenuto essere «il prestanome» di Galan. La storia del gas indonesiano ruota attorno alla Thema Italia spa, che ha sede nel suo studio, «la facciata italiana di un affare da 55 milioni di dollari».

Le quote di Thema sono formalmente intestate a terzi. Ma c’è un particolare che insospettisce i finanzieri: «Il capitale è stato garantito dai coniugi Venuti attraverso un importante prestito obbligazionario di oltre 1 milione di euro, attraverso la Sirefid». Ancora la Sirefid, la fiduciaria milanese. Una serie di intercettazioni ambientali hanno convinto i pm che le operazioni della Thema costituiscano «interesse primario dei Galan».

Giancarlo Galan Giancarlo Galan

Quando a luglio del 2013 Venuti viene sottoposto a un controllo doganale all’aeroporto di Venezia Tessera, saltano fuori documenti di compravendite societarie nel sud est asiatico. Nessuna delle quali è intestata a Venuti, ma sono «riconducibili alla famiglia Galan».

In questo intreccio milionario internazionale ancora da esplorare, trovano posto pure le minutaglie.

I piccoli doni. «Ha mai consegnato beni o denaro a Galan? », chiedono i pm a Nicolò Buson, responsabile amministrativo della Mantovani, arrestato nel luglio scorso. «Regalammo un piccolo trattore agricolo per la sua casa di campagna». C’è anche questo, nella Galassia Galan.

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – È TUTTO MOLTO STRIANO: PERCHÉ LA COMMISSIONE ANTIMAFIA NON CONVOCA E INTERROGA IL LUOGOTENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, PROTAGONISTA DEL CASO DOSSIERAGGI? - PERCHÉ NELLE TRE INTERVISTE STRIANO HA CAMBIATO VERSIONE (PRIMA HA DETTO DI AVER AGITO SU MANDATO DEI PM, POI DI AVER FATTO TUTTO DA SOLO, PROTEGGENDO I MAGISTRATI - STRIANO È STATO AUTORIZZATO DA QUALCUNO A PARLARE CON I GIORNALISTI (COME VUOLE LA PRASSI) O SI È MOSSO IN AUTONOMIA? – COME MAI DOPO LO SCOPPIO DEL BUBBONE, NON È STATO SOSPESO, MA SOLO TRASFERITO IN UN ALTRO REPARTO. GODE DI PARTICOLARI PROTEZIONI? - DOPO IL SECCO NO DELLA DUCETTA A UNA COMMISSIONE D'INCHIESTA PARLAMENTARE (RECLAMATA DA NORDIO E CROSETTO), IL SOSPETTO È CHE, GRAZIE ALL’INAZIONE DELL'ANTIMAFIA GUIDATA DALLA MELONIANA CHIARA COLOSIMO, SI VOGLIA “ADDORMENTARE” IL CASO, PER… - VIDEO DELLE IENE

FLASH! - ALLA FACCIA DI CHI LO VOLEVA MORTO! L’AUTOBIOGRAFIA DI PAPA BERGOGLIO, “LIFE”, SCRITTA DA PAPA FRANCESCO CON IL VATICANISTA DI MEDIASET, FABIO MARCHESE RAGONA, A UNA SETTIMANA DALL’USCITA NEGLI USA HA GIÀ CONQUISTATO UN POSTO NELLA PRESTIGIOSISSIMA CLASSIFICA DEI BEST SELLER DEL “NEW YORK TIMES”. LO STESSO IN GERMANIA, CON LA CLASSIFICA DELLO “SPIEGEL”. E IN ITALIA? I RITI VODOO E I MALOCCHI DEGLI ANTI-BERGOGLIANI NON SAREBBERO SERVITI A NIENTE: PARE CHE IL LIBRO SIA PRIMO IN TUTTE LE CLASSIFICHE LIBRARIE. SEGNO CHE LA GENTE, AL CONTRARIO DI TANTI SUOI COLLABORATORI, AMA BERGOGLIO. AMEN!

ARCORE MORMORA, MILANO CONFERMA: MARTA FASCINA SI È FIDANZATA! A RUBARE IL CUORE DELLA FU VEDOVA INCONSOLABILE DI SILVIO BERLUSCONI NON SAREBBE UN POLITICO, NÉ UN PERSONAGGIO PUBBLICO - LA FAMIGLIA BERLUSCONI, CHE NON VEDE L’ORA DI SBULLONARLA DA VILLA SAN MARTINO, AVREBBE PERSINO PRESO UN APPARTAMENTO A MILANO PER LEI E IL SUO NUOVO AMORE. SI VOCIFERA CHE IN QUESTI GIORNI SI STIA LAVORANDO ALL’ARREDAMENTO… - MARTA FASCINA: "LA NOTIZIA È TOTALMENTE INFONDATA. QUANTO ALL'ACQUISTO DI UN NUOVO APPARTAMENTO, SI TRATTA SEMPLICEMENTE DI UNA VALUTAZIONE CHE STO FACENDO PER UN MEMBRO DELLA MIA FAMIGLIA..."

DAGOREPORT – “SANTA” E VOLUBILE: LE MILLE VERSIONI DELLA  SANTADECHÈ SULLE SUE DIMISSIONI DA MINISTRO IN CASO DI RINVIO A GIUDIZIO. ALL’INIZIO SI È DIFESA SENZA ESITAZIONI, POI HA IPOTIZZATO UN PASSO INDIETRO (“FARÒ UNA SERIA E COSCIENTE VALUTAZIONE”) E OGGI, DI NUOVO, CAMBIA SPARTITO: “NESSUNO MI HA CHIESTO DI DIMETTERMI” - PERCHÉ ONDEGGIA COSÌ TANTO? QUALI ASSI NELLA MANICA È CONVINTA DI AVERE? – NESSUN COMMENTO DALLA MELONA CHE SA BENE CHE FDI NON VEDE L'ORA DI RISPEDIRLA A CUNEO (A PARTE IL SODALE LA RUSSA) - NEL CASO IN CUI LA PITONESSA NON SI RASSEGNASSE A DIMETTERSI, E' GIA' PRONTO UN RIMPASTO DI GOVERNO DOPO LE EUROPEE: DATI IN USCITA ANCHE DELMASTRO E ZANGRILLO…- VIDEO 

DAGOREPORT – PER NON PERDERE LA FACCIA CON I RUSSI, PUTIN ACCUSA L’UCRAINA PER LA STRAGE DI MOSCA, MA LA TRATTATIVA CON LA CIA PER EVITARE L’ESCALATION VA AVANTI - LO SCHEMA È “DUE PASSI IN AVANTI E UNO INDIETRO”: I RUSSI AVANZERANNO, KIEV ACCETTERA' UNA TREGUA E LE NUOVE CONQUISTE SARANNO “OFFERTE” SUL TAVOLO DEL NEGOZIATO – ALLA FINE SI TORNEREBBE INDIETRO DI 10 ANNI, AGLI ACCORDI DI MINSK CHE PREVEDEVANO UN’AUTONOMIA SPECIALE PER LE REPUBBLICHE DI DONETSK E LUGANSK E L’ASSICURAZIONE CHE L’UCRAINA NON ENTRERÀ MAI NELLA NATO – IL MESSAGGIO DI BIDEN A ZELENSKY: RESISTI FINO ALLO SBLOCCO DEI 60 MILIARDI DI AIUTI DAL CONGRESSO MA NON SOFFIARE SUL FUOCO ORA CHE NELLA PARTITA SI SONO INFILATI ANCHE I JIHADISTI (MONITORATI DALLA CIA)...