PUTIN, UN ENIGMA AVVOLTO IN UN MISTERO – DA UN LATO "MAD VLAD" TENDE LA MANO ("NON RIFIUTIAMO IL DIALOGO CON I PAESI OCCIDENTALI") E DALL'ALTRO AGITA LO SPETTRO NUCLEARE CON L’USO DI MISSILI SUPERSONICI IN UCRAINA, LO SPOSTAMENTO DEGLI ARMAMENTI AL CONFINE CON LA NATO E L’ANNUNCIO DI NUOVE ESERCITAZIONI - MOSCA PUO’ CONTARE OLTRE 2MILA TESTATE ATOMICHE, MENTRE IN EUROPA CE NE SONO SOLAMENTE 100: IL RISCHIO È CHE, CON UN’EVENTUALE VITTORIA DI TRUMP ALLE ELEZIONI USA, L’UE POTREBBE...

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1. IN EUROPA SCHIERATE 100 TESTATE (E DUE BASI NEL NOSTRO PAESE) MA IL CREMLINO NE HA DUEMILA

Estratto dell’articolo di Sara Miglionico per “il Messaggero

 

VLADIMIR PUTIN E LE ARMI NUCLEARI VLADIMIR PUTIN E LE ARMI NUCLEARI

L'atomica non è una sola […] L'insidia maggiore, perché è di pronto uso nelle dichiarazioni pubbliche di minaccia, è rappresentata paradossalmente da quelle più piccole: le bombe tattiche, ossia le mini-atomiche modulabili per calibrare le conseguenze su pochi chilometri quadrati. […]

 

All'inizio della guerra in Ucraina le testate americane B-61 erano un centinaio, distribuite nelle basi americane e Nato di Italia, Germania, Belgio, Olanda e Turchia. Dall'altra parte, la Russia era in grado di schierare ben duemila testate. E a fare paura è anche l'uso del missile ipersonico, […] quasi impossibile da intercettare e capace di portare testate nucleari. […]

 

VLADIMIR PUTIN - ARMI ATOMICHE VLADIMIR PUTIN - ARMI ATOMICHE

A brandire la clava atomica è stato lo zar all'inizio della guerra, informando di aver messo in allerta le forze di deterrenza nucleare. Gli ulteriori passi sono stati il trasferimento (ormai avvenuto) di bombe atomiche al confine con la Nato, nella Bielorussia guidata dall'alleato di ferro Lukashenko, e la promessa di rispondere se necessario anche col nucleare all'invio di truppe occidentali "non escluso" dal presidente francese, Macron.

 

L'ALLERTA

PUTIN RISCHIO BOMBA ATOMICA PUTIN RISCHIO BOMBA ATOMICA

Il fatto è che, seppure non ufficialmente, negli ambienti politico-militari europei è scontato che i russi possano contare su un certo numero di testate nucleari non solo in Bielorussia ma anche nell'enclave di Kaliningrad, tra Polonia e Lituania. Un ulteriore campanello d'allarme ha risuonato nelle cancellerie europee dopo le dichiarazioni sprezzanti verso i Paesi Nato di Trump, candidato alla Casa Bianca.

 

La Ue, se dovesse perdere l'ombrello nucleare americano, per difendersi dalla pioggia di atomiche russe, potrebbe ricorrere solo a quello francese. Recentemente Londra, che è fuori dalla Ue, ha anche chiesto il ritorno sul proprio territorio di alcune testate nucleari Usa, da affiancare alle proprie. C'è, infine, un tema di vettori che preme sui diversi Paesi.

putin e la minaccia nucleare 9 putin e la minaccia nucleare 9

 

L'EUROPA

Gli osservatori ritengono che i recenti ordini tedeschi dei nuovi F-35 versione Dca (Double Capability Aircraft) siano proprio la risposta a una possibile necessità di avere più testate atomiche sul proprio territorio […]

 

C'è poi un tema di prontezza, perché bisogna riconfigurare gli aeroporti per dare risposta immediata a un possibile attacco russo, riattivando gli hangar ad hoc e gli ascensori speciali che portano in superficie le munizioni. E c'è, infine, un tema politico, perché con la Gran Bretagna fuori dall'Ue e gli Stati Uniti disinteressati al fianco europeo, i Paesi europei dovrebbero di fatto consegnarsi allo scudo nucleare francese. È davvero quello che desiderano, piuttosto che restare sotto le ali protettive di Washington?

vladimir puntin giuramento per il quinto mandato 8 vladimir puntin giuramento per il quinto mandato 8

 

2. PUTIN, 'NON RIFIUTIAMO IL DIALOGO CON I PAESI OCCIDENTALI' 

(ANSA) - "La Russia non rifiuta il dialogo con i Paesi occidentali, la scelta spetta a loro". Lo ha detto il presidente Vladimir Putin, citato dall'agenzia Ria Novosti, nel suo discorso di insediamento per il quinto mandato. "Non rifiutiamo il dialogo con gli Stati occidentali - ha affermato Putin -. La scelta spetta a loro. Vogliono continuare a cercare di limitare lo sviluppo della Russia, continuare la politica di aggressione, pressione sul nostro Paese che non è cessata da anni, o guardare ad una via per la cooperazione e la pace

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