“DOPO L’EDITTO BULGARO SIAMO A QUELLO ALBANESE” – IL SINDACATO “USIGRAI” MANIFESTA SOLIDARIETÀ A “REPORT” DOPO IL DISCORSO DELLA MELONI A PESCARA: “PER LA PREMIER FARE LUCE SULLE MODALITÀ CON LE QUALI SONO STATI FORMALIZZATI GLI ACCORDI CON IL PRIMO MINISTRO EDI RAMA EQUIVALE AD UN “LINCIAGGIO” AL POPOLO ALBANESE. CI ASPETTAVAMO UNA PAROLA A DIFESA DEL GIORNALISMO DI SERVIZIO MA CI SIAMO SBAGLIATI” - L’ACCUSA DEL “GIORNALE” AL SINDACATO “ROSSO”: “SCIOPERA CONTRO IL GOVERNO MA PAGA IN NERO I COLLABORATORI”

-

Condividi questo articolo


Usigrai: solidarietà a Report per  gli attacchi della Presidente del Consiglio al giornalismo di inchiesta.

Comunicato Usigrai

 

EDI RAMA - GIORGIA MELONI EDI RAMA - GIORGIA MELONI

Altro che difesa dell’informazione di Servizio Pubblico, del giornalismo di inchiesta!

Dalle parole che la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha dedicato oggi da Pescara al programma di approfondimento giornalistico della Rai è chiaro che questo va fermato.

Dopo l’editto Bulgaro siamo ora a quello Albanese.

 

Per Giorgia Meloni fare luce sulle modalità con le quali sono stati formalizzati gli accordi con il primo ministro Edi Rama per i centri immigrati da costruire in Albania equivale ad un “linciaggio” al popolo albanese”.

 

Una inchiesta giornalistica che punta a chiarire come si stanno spendendo i soldi dei contribuenti non ci pare che integri alcuna offesa al popolo Albanese, al quale va la nostra solidarietà per essere stato tirato in ballo a sproposito dalla presidente del Consiglio, per ragioni elettorali.

sigfrido ranucci sigfrido ranucci

 

Ci aspettavamo che dal governo arrivasse semmai una parola a difesa del giornalismo di servizio pubblico “Made in Italy” ma è evidente che ci siamo sbagliati. 

Dall’Usigrai solidarietà alla redazione di Report e a Sigfrido Ranucci per questo ennesimo violento attacco al lavoro dei dipendenti e dei collaboratori della Rai.

 

Il Giornale apre nuovo scontro tra Usigrai e Unirai

(ANSA) - Nuovo scontro tra Usigrai e Unirai, già contrapposti negli ultimi giorni sullo sciopero dei giornalisti Rai proclamato dallo storico sindacato per il 6 maggio, a partire questa volta da un articolo de Il Giornale.

 

EDI RAMA - GIORGIA MELONI 1 EDI RAMA - GIORGIA MELONI 1

Il quotidiano titola ''Usigrai il sindacato 'rosso' sciopera contro il governo ma paga in nero i collaboratori''. Si parla di Angelo Giacobelli: ''ex giornalista Rai, è stato a lungo un collaboratore amministrativo (anche capostaff) dell'Usigrai'', che ''come conferma il suo avvocato Michele Licata - scrive il quotidiano - ha svolto l'attività di collaborazione all'Usigrai senza avere un regolare contratto e senza che gli siano mai stati versati i contributi all'ente previdenziale''.

 

Sul caso, il segretario Usigrai Macheda replica nello stesso articolo a Il Giornale: ''Quando arriverà la denuncia di Giacobelli prenderemo atto''. Intanto però arriva già oggi una nota dell'Esecutivo Usigrai. ''I mandanti del manganello mediatico con il quale attraverso le pagine de Il Giornale si tenta oggi di danneggiare l'azione del sindacato alla vigilia di uno sciopero sono avvisati. Non sarà un cumulo di bugie - denunciano - messo insieme senza alcuna verifica a cambiare la verità dei fatti e a fermare l'azione del sindacato che ancora oggi rappresenta le giornaliste e i giornalisti della Rai.

 

SIGFRIDO RANUCCI IN COMMISSIONE DI VIGILANZA RAI SIGFRIDO RANUCCI IN COMMISSIONE DI VIGILANZA RAI

Il metodo è chiaro fuori e dentro la Rai. Tutelare gli amici e colpire chi alza la testa per dire che qualcosa in questo sistema non funziona. Non funziona il reiterato tentativo di delegittimare il sindacato alla vigilia di uno sciopero. Non funziona aprire allo stesso tempo azioni disciplinari per un dipendente Rai, esponente sindacale, per un innocuo post su Facebook. Non funziona provare a derubricare la vicenda Scurati a un disguido via mail. Le impronte digitali su queste vicende sono sempre le stesse e tre indizi, come si dice, fanno una prova. La prova che chi si oppone a questo metodo di controllo asfissiante sul lavoro giornalistico in Rai deve essere colpito.

 

Non importa come, purchè si faccia. Noi non ci piegheremo - continua l'Esecutivo Usigrai - e continueremo a difendere le ragioni delle giornaliste e dei giornalisti della Rai. Di quelli che ieri hanno scioperato in massa al giornale Radio Rai contro le ipotesi di scorporo di alcune redazioni e di quelli che sciopereranno il 6 maggio per difendere il proprio lavoro''.

RISHI SUNAK - GIORGIA MELONI - EDI RAMA RISHI SUNAK - GIORGIA MELONI - EDI RAMA

 

Ma per il sindacato Unirai, liberi giornalisti Rai, quella di cui parla Il Giornale è ''Una vicenda sconcertante. Ci aspettavamo chiarezza, ma come al solito siamo stati delusi. È vera o no la notizia pubblicata dal Giornale? Nessuna risposta, ma il tentativo di passare per vittime di non si sa quale "complotto" niente meno che contro la libera informazione. Non c'è più limite al ridicolo- scrivono in una nota -. In merito ai rendiconti economici di Usigrai confermiamo che in passato abbiamo più volte chiesto di poterli visionare ma ci sono sempre stati negati. Oggi capiamo il perché. Abbiamo fatto bene a fondare un nuovo sindacato. E ogni giorno ne abbiamo la conferma''.

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT -  BENVENUTI ALLA RAI MAL-DESTRA! SI È LASCIATA SFUGGIRE, PER CAOS INTERNO, AMADEUS CHE SI È PORTATO SU 9-DISCOVERY “I SOLITI IGNOTI”, UNO DEI POCHI FORMAT CHE HANNO PERMESSO AL TELE-BARACCONE DI SVETTARE NEGLI ASCOLTI PRESERALI, LA FASCIA PIU' RICCA - ORA IN BALLO C’È UN ALTRO FORMAT STORICO E ACCHIAPPA-AUDIENCE DELLA RAI COME “AFFARI TUOI”. E COME È SUCCESSO PER “L’EREDITÀ”, CHE LA MELONA AVEVA DATO ORDINE A ROSSI CHE FOSSE CONDOTTO DALL’AEDO DI TOLKIEN, PINO INSEGNO, ANCHE PER IL NOME DEL SUCCESSORE DEL TRANSFUGA AMADEUS AD AFFARI TUOI" È IN CORSO UNA ASPRA DISPUTA - ROSSI VUOLE L’EX BALLERINO DI BELEN, CARO ALLE PUPILLE DI ARIANNA MELONI, STEFANO DE MARTINO: PAOLO BASSETTI DI BANIJAY, GRANDE PRODUTTORE DI CONTENUTI, DA TEMPO IN COLLISIONE COI VERTICI RAI, NON CI STA: DE MARTINO NON HA MAI CONDOTTO UN GAME-SHOW…

DAGOREPORT -  SALUTAME ER PAPA! PERCHÉ MELONI HA ORDINATO A GIORGETTI E VALDITARA DI DISERTARE GLI "STATI GENERALI DELLA NATALITÀ"? COME MAI LEI, ''DONNA-MADRE-CRISTIANA'', HA RIFIUTATO L’INVITO (GIA' PRIMA DELLA CONTESTAZIONE A ROCCELLA), A UN EVENTO PRESENTE BERGOGLIO? - LA DUCETTA, ACCUSATA DI “DERIVA ORBANIANA SUI DIRITTI DELLE DONNE (PRO-VITA NEI CONSULTORI) HA PREFERITO SMARCARSI DA TEMI DIVISIVI IN VISTA DELLE EUROPEE. MAGARI TEMEVA DI FINIRE CONTESTATA DAI CATTOLICI ANCHE PER L’AFFOSSAMENTO DEL “FAMILY ACT” - L'IRA ECCLESIALE ESPRESSA DALL’ORGANIZZATORE DEGLI "STATI GENERALI DELLA NATALITÀ", GIGI DE PALO. OGGI A ROMA, ACCANTO AL PONTEFICE, NON L'HA TOCCATA PIANO: “CI SIAMO SENTITI ABBANDONATI DALLE ISTITUZIONI. COME SE TOGLIERE LA PAROLA A UN MINISTRO FOSSE PIÙ GRAVE DI TOGLIERLA A UNA MAMMA ALL'OTTAVO MESE DI GRAVIDANZA…” - VIDEO

FLASH! – MAI DIRE RAI: ANDATO A VUOTO IL TENTATIVO CON TAJANI DI ESSERE IN QUOTA FORZA ITALIA, AL FINE DI CONQUISTARE LA POLTRONA DI DIR. GEN., ROBERTO SERGIO HA PROVATO AD ADESCARE I MELONI DI VIALE MAZZINI CON LA RIDICOLA “CENSURA” A SERENA BORTONE – ROSSI, CHE AVEVA ISSATO SERGIO PRO TEMPORE A AD, SI SENTE “TRADITO” PER LE SUE TRAME DI RESTARE AL SUO POSTO – COME DIR. GEN., ACCANTONATO CIANNAMEA, LA LEGA RICICCIA MARANO MEZZOBANANO. TROPPO ESPERTO ED ABILE, NON E’ GRADITO A ROSSI (CHE NE FAREBBE A MENO DEL DIR. GEN.) - COMUNQUE, DA QUI A LUGLIO, TUTTO PUO' CAMBIARE…